New Haven (CT, USA), sera, ancora al lavoro
Devo ancora finire di sistemare l'application per il grant che voglio mandare oggi stesso, a questo punto direi stanotte.
Da un mese ho chiesto ad un mio amico qui se poteva riguardarmi la prima pagina del grant, per correggere l'inglese, visto che lui e' madrelingua. Da un mese, anche se mi diceva oggi lo faccio oggi lo faccio, si e' ritrovato a leggerlo alle 13.00 di oggi. Dopo averlo letto mi ha detto, questo progetto ha un sacco di cose ma non va da nessuna parte, c'e' da farci un bel po' di lavoro. E questo quando sapeva: a) che io ero contenta di cosa avevo scritto, b) che e' da piu' di un mese che ci lavoro intensamente e c) che lo devo mandare entro stanotte. Ha cominciato a muovere le frasi di qua e di la', cosi' che quando io mi sono ritrovata in mano con la versione corretta, l'inglese era sicuramente molto meglio, ma il senso era perso. A quel punto sto ancora cercando di rimettere insieme i pezzi e dare un senso logico al tutto. Chiaramente io mi sono arrabbiata perche' dire a qualcuno che ha una scadenza per un qualcosa a cui sta lavorando da piu' di un mese che cio' che ha scritto non va bene e dirglielo qualche ora prima che questa persona lo mandi, di certo non aiuta ed anzi l'unico risultato e' quello di rendere la persona ancora piu' stressata. A me questa cosa ha buttato sotto terra. Va bene essere onesti, ma cosi' all'ultimo momento ne facevo a meno.
E comunque e' colpa mia. Mi sono abituata e sono cresciuta lavorativamente parlando e come persona negli ultimi tre anni con qualcuno accanto che mi supportava in cio' che facevo e che quando avevo qualche vacillamento, mi sorreggeva e mi dava la fiducia necessaria ad andare avanti. Il mio olandesino era il mio piu' grande fan ed aveva cosi' tanta fiducia in me, che faceva credere anche a me che ce l'avrei potuta fare. La mia immaginazione mi ha portato a farmi credere che anche le persone che ho vicino qui potessero fare la stessa cosa e che potessero darmi la stessa fiducia in me stessa e lo stesso supporto quando ne avessi avuto bisogno. Invece mi ritrovo a vedere che loro si appoggiano a me molto di piu' di quanto non siano in grado o non vogliano sostenere me. A volte in quei momenti in cui tutto sembra crollarti addosso, e' bello avere qualcuno vicino che ti fa sentire grande, che ti fa sentire forte, che ti fa sentire che crede in te e sa che ce la farai. Ti da' la forza necessaria per andare avanti. Ho ancora un messaggio che il mio olandesino mi ha scritto a Marzo di questo anno. Mi ha scritto che non devo stare male, perche' sono grande in cio' che faccio e che devo essere orgogliosa di cio' che ho raggiunto. E' solo un messaggio, ma ogni volta che sono giu' lo rileggo e mi fa sentire meglio (o piangere, dipende dalla giornata).
A volte la mia testa e la mia immaginazione giocano brutti scherzi e mi fanno credere che l'erba del vicino e' piu' verde. E non e' sempre cosi'.
Friday, August 10, 2007
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