Lavoro

Oggi mi e' stato chiesto cosa mi manchi per essere felice, dove vorrei essere o cosa vorrei fare e quali sono le cose che mi rendono felice. Facile a dirlo, difficile per me adesso a pensarlo. Sembra uno di quei pensierini che ci davano alle elementari. Scrivi 5 righe su questo e quello. Chiaramente alle elementari il questo o quello non era mai scrivere cosa ti rende felice...anche perche' a quell'eta' 99% sei felice e basta, non hai bisogno di questionare il perche', il quando ed il dove.
Comunque. Io cosa mi renda felice sulla distanza non lo so piu'. So cosa mi piace, ma se questo mi renda felice sulla distanza e' un altro discorso. Mi piaceva il mio lavoro, lo adoravo ed idealmente lo adoro ancora, ma troppa competizione sbagliata, troppa ignoranza, troppa sete di arrivare, troppo non essere professionali, troppe persone sbagliate nei posti sbagliati, mi stanno via via demotivando sempre di piu'. Sono un'idealista e su questo non ci piove. Ho un'idea nella mia testa di come le cose dovrebbero essere e le persone comportarsi e se questo non succede, io mi ci interstardisco. E non ci levo piu' le gambe. Il mio lavoro idealmente e' da invidia. Mi pagano per usare il mio cervello, per essere creativa, per viaggiare e per studiare. Per lavoro ho viaggiato tanto, ho pensato tanto ed ho studiato tanto...ed ancora devo studiare, pensare e spero viaggiare. E fin qui tutto bene, niente da dire. Il da dire viene quando vedi gente che vale rimanere senza lavoro, quando vedi che invece di essere premiata la precisione scientifica, l'idea geniale, il dibattito, viene premiata l'approssimazione ed il nepotismo. Tutto questo mi demoralizza ed intristisce e l'unica cosa che avrei voglia di fare a quel punto e' di starmene in un angolino a guardare una tartaruga o un altro animale che mi rende felice.
Questo si che mi rende felice............................