Tuesday, October 9, 2007

universo e religione

New Haven (CT, USA), sera

Mentre cenavo (sto ancora cenando) mi sono messa a leggere qualche pagina del libro di Bill Bryson "A short history of nearly everything"....Ho finito il primo capitolo e mi sono detta "wow". No, wow veramente...perche' mi sono chiesta, ma quanta gente di fatto si ferma un momento a pensare che siamo solo un granellino nell'Universo e che tutto e' composto da atomi microscopici e che la loro combinazione produce cose diverse? No, perche' se uno si ferma a pensarci secondo me la prima reazione e' di sconforto, la seconda dipende dal tipo di persona e puo' essere o di sollievo o di depressione....Mi spiego meglio....In fondo noi non siamo nulla nell'Universo...uno si preoccupa di vivere alla meglio la giornata ecc, ma poi alla fine ma che cosa siamo? un niente...e di qui lo sconforto...poi pero' uno ci pensa meglio e dice, ok ma se tanto non siamo un niente, allora tanto vale godersi il fatto di essere un granellino nell'Universo che tanto combini quel che combini, cambia poco. La depressione invece viene dal fatto di sentirsi impotenti.

Ora appunto la mia domanda e', se chiediamo alla persona media quante volte non dico al giorno, non dico in una settimana, diciamo pure in un anno, pensa all'Universo, a quanto sia grande, a come tutto sia stato generato dal nulla per merito del Big Bang e che ci potrebbero essere stati altri miliardi di Big Bang prima, ma che solo questo ha dato il via a tutta questa catena di eventi che ha portato fino alla vita sulla terra, se poniamo appunto questa domanda, quale sara' mai la risposta? Zero? una volta? Due al massimo? e non ci credo che la persona media arrivi a due....
E di qui ci credo che poi uno finisce per credere alla religione...in fondo essere religiosi e' rassicurante, mentre pensare a cio' che veramente e' successo e magari cercare anche di capirlo, e' frustrante, incredibile e sembra decisamente uscito da una di quelle saghe alla Harry Potter. Invece appunto se uno e' religioso, si crede e basta. Niente domande. E' cosi' e punto. Non c'e' bisogno di pensare, di questionare, di ragionare....

Io resto comunque della mia idea...e per quanto possa essere spaventoso, preferisco credere alla magia di essere un puntino in un universo, una combinazione fortunata di atomi.

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