New Haven (CT, USA), sera
Sono a casa che ceno, dopo la doccia fatta per riprendermi dal freddo e dopo la palestra, e comincio a sentire il campanello di quelli sotto che suona. Una volta, due, tre, quattro, cinque, dieci...tutte a filo. Nessuno risponde. Silenzio. Porta di ingresso giu' a piano terra che si chiude. Porta che dopo due secondi si riapre (si con questi muri e porte sottili si sente tutto, anche dal terzo piano). Il campanello ricomincia a tamburo. Altre dieci volte almeno. Silenzio. A questo punto qualcuno comincia a scuotere la porta che da' sulle scale che portano all'appartamento di sotto ed al mio. E non solo questo qualcuno comincia a scuotere la porta, ma comincia anche a prenderla a pugni o comunque a batterci (dal rumore non riuscivo bene a distinguere se fossere pugni, calci o cosa). E cosi' via per dieci minuti circa.
Ora siccome New Haven non e' il posto piu' tranquillo al mondo, ho cominciato a pensare di chiamare la polizia. Poi siccome ho un amico che vive a due case di distanza l'ho chiamato e chiesto se poteva venire a dare un'occhiata, visto che io ero abbastanza spaventata.
Fatto sta che tutto questo casino era solo un omino che doveva consegnare della roba da mangiare a quelli sotto, che invece non erano neanche in casa......................
A parte la situazione che di fatto poteva essere comica, vivere in un posto cosi' mi ha portato ad essere paranoica, tanto che gia' me lo vedevo sfondare la porta, salire le scale e venire fino al mio piano a sfondare anche la mia di porta (perche' io col cavolo che gli avrei aperto) e poi magari strozzarmi o qualcosa del genere........si lo so, ho della fantasia.....
Tuesday, October 30, 2007
Sunday, October 28, 2007
Dan in real life
New Haven (CT, USA), sabato pomeriggio
Pioveva oggi e cosi' ho deciso di farmi una bella camminata fino in centro, mangiarmi un panino veloce ed andare al cinema a vedere "Dan in real life" (http://daninreallife.movies.go.com).
Di solito non vado al cinema di pomeriggio, ma oggi mi ci diceva, anche perche' avevo passato la mattina con il magone a pensare alla prossima partenza.
Il panino era buono, il film meglio. Ho riso ed ho pianto, riso e pianto, a volte anche allo stesso tempo. Devo dire che ero io l'unica a versare lacrime, gli altri ridevano e basta. Ma io sono anche particolarmente sensibile adesso. Comunque. E' un film dolcissimo, sulla famiglia, sull'amore, sui valori. Ed e' da ridere. C'e' questo padre, rimasto solo con tre figlie ed e' un padre adorabile...e chiaramente li' ci ho fatto il primo pianto. Dopo di che lui si innamora della persona sbagliata. Non lo so, la storia e' classica. Ma non e' la storia che mi e' piaciuta, ma la famiglia, questa idea del ritrovarsi, questa idea del cercare di resistere ad un sentimento forte....lo so, lo so...io vivo nelle nuvole e di sogni....ma se a 32 anni non sono cambiata e di fatto mi ritrovo ad essere una sognatrice, non credo che cambiero' in futuro. Ma poi perche' dovrei cambiare? e' vero che cosi' idealizzo la mia vita e penso spesso a come potrebbe essere invece di aprire gli occhi, ma su questo almeno ci sto lavorando.
Il punto e' che io sogno una famiglia cosi', unita e numerosa, un padre presente, un amore di quelli che ti fa saltare per aria ed andare completamente fuori di testa (e che va anche a finire bene, non che si esaurisce nel giro di pochi mesi)...ed invece ho una famiglia unita ma di tre gatti (e questo chiaramente non e' colpa di nessuno...ma il prox anno si sposa mia sorella e magari presto divento zia :-)), un padre che non sa neanche cosa voglia dire fare il padre e che a questo punto e' una partita persa ed in quanto all'amore....passiamo oltre.
Io sono una passionale, sono una passionale in tutto cio' che credo, nelle mie manifestazioni, nel mio lavoro, nelle mie relazioni. In tutto. Qualsiasi sentimento io provi e' elevato all'ennesima potenza e questo non per scelta, ma perche' sono fatta cosi'...se amo, amo tantissimo, se soffro, soffro tantissimo. E cosi' via.....
E cosi' mentre guardavo questo film mi sono venute in mente alcune delle cose che mi mancano adesso: 1) Un amore da favola. Questo si mi manca. Non complicato, un amore dove non ti stanchi di guardare la persona che ami e pensare "Dio come sono fortunata!" e lo so che questa sensazione non dura per sempre, ma almeno all'inizio. Un amore di quelli che quando vedi la persona il cuore ti salta da tutte le parti e ti senti lo stomaco sottosopra...per me adesso invece e' tutto cosi' maledettamente difficile. Vorrei mettere un punto e poter ricominciare. Con un amore da favola. 2) la mia famiglia vicino. Questo anno e' stato difficile per me. Molto difficile. E non ne ricordo di cosi' difficili. Anche perche' fino ad ora, qualsiasi difficolta' avessi c'era almeno una persona a me vicina (e non solo fisicamente, ma anche mentalmente ed affettivamente), con cui poter parlare e confidarmi. Invece in questo anno, i miei confidenti sono stati skype e le emails...ed a volte un abbraccio fa veramente piu' di mille parole....
Pioveva oggi e cosi' ho deciso di farmi una bella camminata fino in centro, mangiarmi un panino veloce ed andare al cinema a vedere "Dan in real life" (http://daninreallife.movies.go.com).
Di solito non vado al cinema di pomeriggio, ma oggi mi ci diceva, anche perche' avevo passato la mattina con il magone a pensare alla prossima partenza.
Il panino era buono, il film meglio. Ho riso ed ho pianto, riso e pianto, a volte anche allo stesso tempo. Devo dire che ero io l'unica a versare lacrime, gli altri ridevano e basta. Ma io sono anche particolarmente sensibile adesso. Comunque. E' un film dolcissimo, sulla famiglia, sull'amore, sui valori. Ed e' da ridere. C'e' questo padre, rimasto solo con tre figlie ed e' un padre adorabile...e chiaramente li' ci ho fatto il primo pianto. Dopo di che lui si innamora della persona sbagliata. Non lo so, la storia e' classica. Ma non e' la storia che mi e' piaciuta, ma la famiglia, questa idea del ritrovarsi, questa idea del cercare di resistere ad un sentimento forte....lo so, lo so...io vivo nelle nuvole e di sogni....ma se a 32 anni non sono cambiata e di fatto mi ritrovo ad essere una sognatrice, non credo che cambiero' in futuro. Ma poi perche' dovrei cambiare? e' vero che cosi' idealizzo la mia vita e penso spesso a come potrebbe essere invece di aprire gli occhi, ma su questo almeno ci sto lavorando.
Il punto e' che io sogno una famiglia cosi', unita e numerosa, un padre presente, un amore di quelli che ti fa saltare per aria ed andare completamente fuori di testa (e che va anche a finire bene, non che si esaurisce nel giro di pochi mesi)...ed invece ho una famiglia unita ma di tre gatti (e questo chiaramente non e' colpa di nessuno...ma il prox anno si sposa mia sorella e magari presto divento zia :-)), un padre che non sa neanche cosa voglia dire fare il padre e che a questo punto e' una partita persa ed in quanto all'amore....passiamo oltre.
Io sono una passionale, sono una passionale in tutto cio' che credo, nelle mie manifestazioni, nel mio lavoro, nelle mie relazioni. In tutto. Qualsiasi sentimento io provi e' elevato all'ennesima potenza e questo non per scelta, ma perche' sono fatta cosi'...se amo, amo tantissimo, se soffro, soffro tantissimo. E cosi' via.....
E cosi' mentre guardavo questo film mi sono venute in mente alcune delle cose che mi mancano adesso: 1) Un amore da favola. Questo si mi manca. Non complicato, un amore dove non ti stanchi di guardare la persona che ami e pensare "Dio come sono fortunata!" e lo so che questa sensazione non dura per sempre, ma almeno all'inizio. Un amore di quelli che quando vedi la persona il cuore ti salta da tutte le parti e ti senti lo stomaco sottosopra...per me adesso invece e' tutto cosi' maledettamente difficile. Vorrei mettere un punto e poter ricominciare. Con un amore da favola. 2) la mia famiglia vicino. Questo anno e' stato difficile per me. Molto difficile. E non ne ricordo di cosi' difficili. Anche perche' fino ad ora, qualsiasi difficolta' avessi c'era almeno una persona a me vicina (e non solo fisicamente, ma anche mentalmente ed affettivamente), con cui poter parlare e confidarmi. Invece in questo anno, i miei confidenti sono stati skype e le emails...ed a volte un abbraccio fa veramente piu' di mille parole....
Monday, October 15, 2007
blog action day
New Haven (CT, USA), mattina
Fa un freddo si gela qui stamani, ma mi rifiuto di accendere gia' il riscaldamento. Preferisco starmene qui con tanto di strati di maglie...tanto non mi vede nessuno.
Oggi e' il blog action day per l'ambiente...vale a dire che dovrei scrivere un blog con un tema sull'ambiente...chiaro che quando ti danno una task non ti viene mai in mente nulla, altrimenti sarebbe troppo semplice...
Comunque, visto che sono in USA e visto che l'ambiente qui e' qualcosa a cui tutti piu' o meno in teoria dicono di tenere, ma poi ci sono delle incongruenze uniche, mi metto a fare un po' di polemica...
Allora, c'e' la crisi energetica...ok, magari non qui, ma nel mondo...e qui cosa fanno? tengono l'aria condizionata a palla in estate. Tengono l'aria condizionata cosi' alta che se arrivi da fuori dove ci sono 43 gradi medi con un umidita' del 99% ed entri in un locale chiuso (che peraltro potrebbe essere anche il lab dove lavoro io), botta di freddo che minimo ti prendi un torcicollo se non qualcosa di peggio. In inverno invece e' esattamente il contrario. Devi andare a lavorare o stare nei locali chiusi in maglietta a mezze maniche perche' fa un caldo che non ci si sta.
Ed e' normale.
La cosa bella per me e' che non sono solo gli stranieri che si lamentano di questo, ma anche gli stessi Americani...pero' nulla cambia. E questo appunto per me rimane un mistero....soprattutto visto che ci sono un sacco di richieste di risparmiare energia in tutto il mondo....
Forse qui sono sordi...mah...
Fa un freddo si gela qui stamani, ma mi rifiuto di accendere gia' il riscaldamento. Preferisco starmene qui con tanto di strati di maglie...tanto non mi vede nessuno.
Oggi e' il blog action day per l'ambiente...vale a dire che dovrei scrivere un blog con un tema sull'ambiente...chiaro che quando ti danno una task non ti viene mai in mente nulla, altrimenti sarebbe troppo semplice...
Comunque, visto che sono in USA e visto che l'ambiente qui e' qualcosa a cui tutti piu' o meno in teoria dicono di tenere, ma poi ci sono delle incongruenze uniche, mi metto a fare un po' di polemica...
Allora, c'e' la crisi energetica...ok, magari non qui, ma nel mondo...e qui cosa fanno? tengono l'aria condizionata a palla in estate. Tengono l'aria condizionata cosi' alta che se arrivi da fuori dove ci sono 43 gradi medi con un umidita' del 99% ed entri in un locale chiuso (che peraltro potrebbe essere anche il lab dove lavoro io), botta di freddo che minimo ti prendi un torcicollo se non qualcosa di peggio. In inverno invece e' esattamente il contrario. Devi andare a lavorare o stare nei locali chiusi in maglietta a mezze maniche perche' fa un caldo che non ci si sta.
Ed e' normale.
La cosa bella per me e' che non sono solo gli stranieri che si lamentano di questo, ma anche gli stessi Americani...pero' nulla cambia. E questo appunto per me rimane un mistero....soprattutto visto che ci sono un sacco di richieste di risparmiare energia in tutto il mondo....
Forse qui sono sordi...mah...
Sunday, October 14, 2007
football
New Haven (CT, USA), pomeriggio
A proposito di giocare....ho appena passato una mezz'ora ganzissima fuori all'aperto a giocare con una palla da football (rigorosamente una palla da football con scritto Yale)...troppo ganzo...e poi l'aria autunnale e' una pacchia.
Quelli che vivono sotto di me quando non sono al lavoro passano le giornate in casa a guardare la televisione...ed io mi chiedo, ma non si rompono???
A proposito di giocare....ho appena passato una mezz'ora ganzissima fuori all'aperto a giocare con una palla da football (rigorosamente una palla da football con scritto Yale)...troppo ganzo...e poi l'aria autunnale e' una pacchia.
Quelli che vivono sotto di me quando non sono al lavoro passano le giornate in casa a guardare la televisione...ed io mi chiedo, ma non si rompono???
Amsterdam/Anversa
USA, sempre pomeriggio
Oh, fra pochi giorni parto per Amsterdam ed Anversa...e non solo rivedo Amsterdam, ma rivedo anche l'olandesino!!!! E chissa'. Per adesso sono contenta. Poi il resto si vedra'.
:-) :-) :-)
Oh, fra pochi giorni parto per Amsterdam ed Anversa...e non solo rivedo Amsterdam, ma rivedo anche l'olandesino!!!! E chissa'. Per adesso sono contenta. Poi il resto si vedra'.
:-) :-) :-)
ridere e ridere e ridere
New Haven (CT, USA), pomeriggio
Non so perche' ma negli ultimi due giorni rido di piu' e rido di gusto come non mi succedeva da tempo. E negli ultimi due giorni mi sono anche messa a saltare in casa come una pazza (anche se era un tentativo di ballare), a correre senza motivo e cose del genere...e fa bene....a volte mi sento ancora scema e mi preoccupo che qualcuno mi veda, sopratutto qui a Yale e che non mi consideri una persona poco seria, ma poi penso anche a quante scemate ho fatto fino a qualche anno fa e che non me ne importava poi molto di cio' che pensavano gli altri ed ho pensato che dovrei cercare di ritrovare quella parte di me perche' era divertente.
Il problema e' che piu' uno cresce, piu' si scorda di giocare...e non dico giocare come giocare a carte o con i giochi in scatola o la play station, dico proprio giocare, fare cose stupide, improvvisate....sono diventata cosi' seria....e non lo ero...a volte penso che il mio non essere seria ora si esprima solo nel mio modo di vestire...ma tutto il resto mi manca...mi manca fare delle mattate....ma sono stata troppo presa dal lavoro per dedicarmi alle mattate. Cerchero' di rimediare.
Non so perche' ma negli ultimi due giorni rido di piu' e rido di gusto come non mi succedeva da tempo. E negli ultimi due giorni mi sono anche messa a saltare in casa come una pazza (anche se era un tentativo di ballare), a correre senza motivo e cose del genere...e fa bene....a volte mi sento ancora scema e mi preoccupo che qualcuno mi veda, sopratutto qui a Yale e che non mi consideri una persona poco seria, ma poi penso anche a quante scemate ho fatto fino a qualche anno fa e che non me ne importava poi molto di cio' che pensavano gli altri ed ho pensato che dovrei cercare di ritrovare quella parte di me perche' era divertente.
Il problema e' che piu' uno cresce, piu' si scorda di giocare...e non dico giocare come giocare a carte o con i giochi in scatola o la play station, dico proprio giocare, fare cose stupide, improvvisate....sono diventata cosi' seria....e non lo ero...a volte penso che il mio non essere seria ora si esprima solo nel mio modo di vestire...ma tutto il resto mi manca...mi manca fare delle mattate....ma sono stata troppo presa dal lavoro per dedicarmi alle mattate. Cerchero' di rimediare.
Saturday, October 13, 2007
running away
New Haven (CT, USA), mattina
A volte mi verrebbe voglia di dire fuck a tutto e tutti, tanto sono a rottura. E dico fuck in inglese perche' suona meglio e non sembra cosi' volgare come se lo dicessi in italiano.....comunque...ci sono dei giorni in cui il troppo e' troppo e non ne posso piu' e vorrei solo chiudere bottega e burattini e sparire...poi lo so che mi mancherebbero certe persone e certe cose, ma sarebbe bello se per 5 minuti o per quanto tempo ha bisogno uno potesse sparire senza che nessuno lo noti....
Invece nella mia vita quelli che spariscono e mi lasciano li' sono gli altri. Io ci sono sempre, per tutti. Sempre li', ai loro tempi, alle loro necessita'....pero' quando loro vogliono spariscono. Non rispondono al telefono, non si fanno trovare in nessuno modo. Spariscono. Per poi rifarsi vivi secondo i loro tempi e modi....perche' mi chiedo non posso imparare anche io? L'olandesino all'inizio lo faceva spesso e mi faceva impazzire. In generale e' una delle cose che veramente mi gela il sangue nelle vene, che mi butta piu' sottoterra e mi spaventa....forse perche' nella mia testa mi rammenta di qualcun altro che se ne e' andato cosi' e di fatto se ne e' anche uscito dalla mia vita diventando il grande assente.....chiaramente mi riferisco a mio padre.
Forse dovrei proprio imparare anche io. Mi sto esercitando comunque....
A volte mi verrebbe voglia di dire fuck a tutto e tutti, tanto sono a rottura. E dico fuck in inglese perche' suona meglio e non sembra cosi' volgare come se lo dicessi in italiano.....comunque...ci sono dei giorni in cui il troppo e' troppo e non ne posso piu' e vorrei solo chiudere bottega e burattini e sparire...poi lo so che mi mancherebbero certe persone e certe cose, ma sarebbe bello se per 5 minuti o per quanto tempo ha bisogno uno potesse sparire senza che nessuno lo noti....
Invece nella mia vita quelli che spariscono e mi lasciano li' sono gli altri. Io ci sono sempre, per tutti. Sempre li', ai loro tempi, alle loro necessita'....pero' quando loro vogliono spariscono. Non rispondono al telefono, non si fanno trovare in nessuno modo. Spariscono. Per poi rifarsi vivi secondo i loro tempi e modi....perche' mi chiedo non posso imparare anche io? L'olandesino all'inizio lo faceva spesso e mi faceva impazzire. In generale e' una delle cose che veramente mi gela il sangue nelle vene, che mi butta piu' sottoterra e mi spaventa....forse perche' nella mia testa mi rammenta di qualcun altro che se ne e' andato cosi' e di fatto se ne e' anche uscito dalla mia vita diventando il grande assente.....chiaramente mi riferisco a mio padre.
Forse dovrei proprio imparare anche io. Mi sto esercitando comunque....
Tuesday, October 9, 2007
universo e religione
New Haven (CT, USA), sera
Mentre cenavo (sto ancora cenando) mi sono messa a leggere qualche pagina del libro di Bill Bryson "A short history of nearly everything"....Ho finito il primo capitolo e mi sono detta "wow". No, wow veramente...perche' mi sono chiesta, ma quanta gente di fatto si ferma un momento a pensare che siamo solo un granellino nell'Universo e che tutto e' composto da atomi microscopici e che la loro combinazione produce cose diverse? No, perche' se uno si ferma a pensarci secondo me la prima reazione e' di sconforto, la seconda dipende dal tipo di persona e puo' essere o di sollievo o di depressione....Mi spiego meglio....In fondo noi non siamo nulla nell'Universo...uno si preoccupa di vivere alla meglio la giornata ecc, ma poi alla fine ma che cosa siamo? un niente...e di qui lo sconforto...poi pero' uno ci pensa meglio e dice, ok ma se tanto non siamo un niente, allora tanto vale godersi il fatto di essere un granellino nell'Universo che tanto combini quel che combini, cambia poco. La depressione invece viene dal fatto di sentirsi impotenti.
Ora appunto la mia domanda e', se chiediamo alla persona media quante volte non dico al giorno, non dico in una settimana, diciamo pure in un anno, pensa all'Universo, a quanto sia grande, a come tutto sia stato generato dal nulla per merito del Big Bang e che ci potrebbero essere stati altri miliardi di Big Bang prima, ma che solo questo ha dato il via a tutta questa catena di eventi che ha portato fino alla vita sulla terra, se poniamo appunto questa domanda, quale sara' mai la risposta? Zero? una volta? Due al massimo? e non ci credo che la persona media arrivi a due....
E di qui ci credo che poi uno finisce per credere alla religione...in fondo essere religiosi e' rassicurante, mentre pensare a cio' che veramente e' successo e magari cercare anche di capirlo, e' frustrante, incredibile e sembra decisamente uscito da una di quelle saghe alla Harry Potter. Invece appunto se uno e' religioso, si crede e basta. Niente domande. E' cosi' e punto. Non c'e' bisogno di pensare, di questionare, di ragionare....
Io resto comunque della mia idea...e per quanto possa essere spaventoso, preferisco credere alla magia di essere un puntino in un universo, una combinazione fortunata di atomi.
Mentre cenavo (sto ancora cenando) mi sono messa a leggere qualche pagina del libro di Bill Bryson "A short history of nearly everything"....Ho finito il primo capitolo e mi sono detta "wow". No, wow veramente...perche' mi sono chiesta, ma quanta gente di fatto si ferma un momento a pensare che siamo solo un granellino nell'Universo e che tutto e' composto da atomi microscopici e che la loro combinazione produce cose diverse? No, perche' se uno si ferma a pensarci secondo me la prima reazione e' di sconforto, la seconda dipende dal tipo di persona e puo' essere o di sollievo o di depressione....Mi spiego meglio....In fondo noi non siamo nulla nell'Universo...uno si preoccupa di vivere alla meglio la giornata ecc, ma poi alla fine ma che cosa siamo? un niente...e di qui lo sconforto...poi pero' uno ci pensa meglio e dice, ok ma se tanto non siamo un niente, allora tanto vale godersi il fatto di essere un granellino nell'Universo che tanto combini quel che combini, cambia poco. La depressione invece viene dal fatto di sentirsi impotenti.
Ora appunto la mia domanda e', se chiediamo alla persona media quante volte non dico al giorno, non dico in una settimana, diciamo pure in un anno, pensa all'Universo, a quanto sia grande, a come tutto sia stato generato dal nulla per merito del Big Bang e che ci potrebbero essere stati altri miliardi di Big Bang prima, ma che solo questo ha dato il via a tutta questa catena di eventi che ha portato fino alla vita sulla terra, se poniamo appunto questa domanda, quale sara' mai la risposta? Zero? una volta? Due al massimo? e non ci credo che la persona media arrivi a due....
E di qui ci credo che poi uno finisce per credere alla religione...in fondo essere religiosi e' rassicurante, mentre pensare a cio' che veramente e' successo e magari cercare anche di capirlo, e' frustrante, incredibile e sembra decisamente uscito da una di quelle saghe alla Harry Potter. Invece appunto se uno e' religioso, si crede e basta. Niente domande. E' cosi' e punto. Non c'e' bisogno di pensare, di questionare, di ragionare....
Io resto comunque della mia idea...e per quanto possa essere spaventoso, preferisco credere alla magia di essere un puntino in un universo, una combinazione fortunata di atomi.
Sunday, October 7, 2007
Autunno
New Haven (CT, USA), mattina
A me piace l'autunno. C'e' poco da fare. Mi piace e basta. Mi piace passeggiare e vedere le foglie cadere, mi piace vedere come cambia il clima, mi piace vedere qui gli scoiattoli che cercano da mangiare piu' del solito. Mi piace il vento dell'autunno. Mi piace e basta. E' vero, quando poi comincia la pioggia mette tristezza, ma all'inizio mi piace anche la pioggia....
Oggi ho voglia di andare a fare due passi ed un po' di foto ad East Rock, poi magari ne metto qualcuna qui (di foto)...devo anche lavorare. Ma non posso passare ogni singolo giorno a lavorare.
Ho cominciato a preparare le valige per la mia partenza da qui. Ho anche tentato di convincere Chantal a venirmi a trovare, a venire a vedere questa casa che adoro. Ma non ho avuto molto successo....
A me piace l'autunno. C'e' poco da fare. Mi piace e basta. Mi piace passeggiare e vedere le foglie cadere, mi piace vedere come cambia il clima, mi piace vedere qui gli scoiattoli che cercano da mangiare piu' del solito. Mi piace il vento dell'autunno. Mi piace e basta. E' vero, quando poi comincia la pioggia mette tristezza, ma all'inizio mi piace anche la pioggia....
Oggi ho voglia di andare a fare due passi ed un po' di foto ad East Rock, poi magari ne metto qualcuna qui (di foto)...devo anche lavorare. Ma non posso passare ogni singolo giorno a lavorare.
Ho cominciato a preparare le valige per la mia partenza da qui. Ho anche tentato di convincere Chantal a venirmi a trovare, a venire a vedere questa casa che adoro. Ma non ho avuto molto successo....
Wednesday, October 3, 2007
qui
New Haven (CT, USA), sempre sera
E' difficile vivere in un posto, sapere che le persone a cui vuoi bene sono sparse qui e la' e che dove sei non sara' per lungo tempo. Fa sentire come avere la vita in tanti pezzettini, come se l' Ylenia che e' quando e' a New Haven e' diversa da quella che e' in Olanda, in Italia o in Germania o da qualsiasi altra parte...ed e' come se cominciassi a perdere tutti questi pezzettini di me qui e la'. Anche se vorrei essere capace di essere la stessa Ylenia ovunque io sia.............
E' difficile vivere in un posto, sapere che le persone a cui vuoi bene sono sparse qui e la' e che dove sei non sara' per lungo tempo. Fa sentire come avere la vita in tanti pezzettini, come se l' Ylenia che e' quando e' a New Haven e' diversa da quella che e' in Olanda, in Italia o in Germania o da qualsiasi altra parte...ed e' come se cominciassi a perdere tutti questi pezzettini di me qui e la'. Anche se vorrei essere capace di essere la stessa Ylenia ovunque io sia.............
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