Thursday, June 7, 2007

freedom

USA, sera

Ho un gran freddo. Mi sa che mi sto ammalando o che ho beccato chissa' cosa..magari mi ha punto una zecca durante il bioblitz e mi ha passato qualcosa. Va beh come al solito la mia vena ipocondriaca appena puo' si fa viva.
Mi sto facendo un'infunata di video e musica di Elisa. Mi e' sempre piaciuta abbastanza, ma si sa, quando uno e' lontano dal proprio paese per tanti anni, si ritrova ad affezionarsi ancora di piu' a canzoni, cose e memorie che gli ricordano il proprio paese. Ed io mi ritrovo ad ascoltare Elisa. Ancora non sono scesa al livello di Eros Ramazzotti, quello lo lascio a tutti i grocery stores qui a New Haven che da bravi italiani di seconda o terza generazione hanno sempre della musica italiana nel negozio. Di solito musica italiana di vecchia data o talmente famosa che arriva anche qui. Ed appunto di solito entri e trovi una canzone di Eros Ramazzotti.
Comunque, quando ho iniziato a scrivere non volevo scrivere di questo. Ma del fatto che vorrei volarmene via, leggera. A volte queste giornate passate ora dopo ora al computer, senza alzare gli occhi, quando niente di cio' che dovrebbe venire viene, mi fanno arrivare a casa con l'unico desiderio di buttarmi sul divano e sognare. Normalmente sogno di viaggiare. Di fatto viaggio talmente tanto per lavoro che dovrei sognare di fermarmi. Ed invece mi ritrovo a sognare di viaggiare. Di andarmene, di partire da sola, senza meta, alla scoperta di qualcosa. Sogno la Patagonia, come la sogno da anni. Mi hanno chiesto piu' volte che ci trovo nella Patagonia. La Patagonia dei miei sogni e' selvaggia, e' libera, e' un posto dove scappare per ritrovarsi e ricominciare e' una fine ed un inizio, uno mondo a parte. E' natura. E' niente. Ed e' tutto. Me la immagino, me la vedo, vedo il mio viaggio, i posti, la gente. Vedo tutto. E mi ci vedo sola, e libera. No computer, no cellulare, niente. Come quando ero a Los Roques in Venezuela. Adesso e' un'appetibile meta turistica. Ma la mia Los Roques e' diversa. E' camminare scalzi, dormire all'aperto sull'amaca, e' magiare pesce fritto e fagioli della sera prima per colazione con i miei colleghi di Inpark. E' il mare, le tartarughe marine ed i guaripete dappertutto. Sono le immersioni appena possibile. Los Roques e' stata la mia prima ventata di liberta' totale. Sola, in un posto in cui non conoscevo la lingua, un posto sperduto nel mezzo del mare, bellissimo, senza niente, assolutamente niente, senza possibilita' di comunicare con nessuno al di fuori delle persone di Los Roques. Mi vedo a camminare la mattina presto lungo mare, con la sola compagnia dei pellicani, mi vedo a fare il pane fatto in casa, mi vedo salire sull'unica vetta di Gran Roque per vedere il tramonto, mi vedo giocare con i guaripete, mi vedo portare la gente in acqua per fare snorkeling, mi vedo raggelare di fronte all'avuela, un barracuda grandissimo, mi vedo sola a pensare, mi vedo triste e felice. Vorrei scappare a Los Roques di nuovo, ma so che ne resterei delusa. Quando vivi in un posto e vivi una magia, la magia non tornera' piu'. Puoi tornare nel posto, ma niente sara' piu' come lo hai lasciato e la magia sara' sparita, lasciando solo dei bellissimi ricordi ed un senso di liberta' a cui aggrapparsi quando a fine giornata tutto sembra non avere senso.

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